domenica 23 marzo 2014

Rebirthing: conosciamolo insieme

Il  Rebirthing

È una delle pratiche più interessanti della medicina olistica. È basato praticamente sulla tecnica del respiro consapevole, e anche le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Numerosi sono i punti in comune con con il Pranayama, il Kriya, il kundalini yoga e il taoismo cinese.

Il Rebirthing assume come suo modello di base quello della respirazione naturale dei bambini e della persone immerse nella fase del sonno profondo. È verso l’inizio degli anni ’70 che l’americano Leonard Orr riscopre i pregi ed i benèfici effetti del respiro circolare (inspirazione ed espirazione collegati, senza pause) e comincia a diffondere questa metodologia in California sotto il nome di Rebirthing,  fondendo antiche tecniche orientali alle caratteristiche psicologiche degli occidentali. La traduzione dall’inglese significa “rinascita” in quanto per mezzo della respirazione è possibile rivivere il trauma della propria nascita. Qualche anno dopo, il Rebirthing arriva anche in Italia, introdotto dallo psicologo e psicoterapeuta milanese Filippo Falzoni Gallerani, il quale inserisce questa tecnica nel più ampio contesto teorico della Psicologia Transpersonale. La respirazione circolare, in questo tipo di approccio, diventa il mezzo con il quale stabilire un contatto con il proprio “io profondo” , l’io del bambino che siamo stati e che ancora ci portiamo dentro. Il Rebirthing applicato in maniera opportuna e praticato in sinergia con altre tecniche, oltre a essere uno straordinario strumento per la soluzione di tanti disturbi psicofisici, è una potente chiave iniziatica verso la conoscenza del “Sé” e dei livelli più profondi dell’essere.

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