sabato 19 aprile 2014
Integratori alimentari: La curcuma
02:22
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Curcuma:
le straordinarie proprieta' curative
La curcuma è una spezia dal
colore giallo-arancio proveniente dall'India. Per secoli è stata, ed è
tutt'ora, uno degli ingredienti fondamentali della cucina mediorientale e del sud-est asiatico. Per le sue proprietà benefiche e curative la curcuma è tradizionalmente
impiegata sia nella medicina ayurvedica di origine indiana, sia nella medicina cinese, in particolare per la
sua capacità dicontrastare
i processi infiammatori all'interno dell'organismo.
A riconoscere le potenzialità
positive della curcuma sulla nostra salute è ora la medicina
occidentale, dei cui studi essa si è rivelata sempre più al
centro nel corso degli ultimi anni.
Proprieta' anticancro (Consiglio di approfondire con gli studi del dott. Hamer)
Uno studio condotto da parte dell'Università della California ha messo in luce come uno dei
componenti della curcuma, la curcumina, sia in grado di bloccare
l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di tumori nella zona della testa e del collo.
Nel corso dello studio, a pazienti affetti da tali patologie sono state
somministrate delle compresse contenenti 1000 milligrammi di curcumina. I
risultati ottenuti sono stati valutati da parte di un laboratorio indipendente,
che ha evidenziato come tale sostanza agisse all'interno della cavità orale dei
pazienti inibendo l'enzima promotore del cancro, aprendo così la strada
all'impiego della curcumina nella cura e nella prevenzione di tale patologia.
Inoltre, un altro studio dell'Università del Michiganha dimostrato la sua importanza nell'aumentare l'efficacia della
chemioterapianel trattamento di questo tipo di tumori.
Proprieta' antiossidanti
L'University of Maryland's Medical Center presenta la
curcumina come un potente antiossidante,
in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi,
responsabili dei processi di invecchiamento ed in grado di danneggiare le membrane
delle cellule che compongono il nostro organismo. Gli antiossidanti sarebbero
in grado sia di ridurre che di prevenire i danni provocati dall'azione dei
radicali liberi. Inoltre, la curcumina sarebbe in grado di abbassare
i livelli di due enzimi in
grado di provocare processi infiammatori all'interno dell'organismo.
Proprieta' antinfiammatorie
Le proprietà antinfiammatorie della curcuma sono state
sottoposte a scrupolosi studi da parte del Dr. Randy J.
Horwitz, direttore medico dell'Arizona
Center for Integrative Medicine. In un documento redatto
appositamente per l'American
Academy of Pain Management, egli descrive la curcuma come uno
dei più potenti antinfiammatori naturali presenti al mondo. La
curcuma è stata inoltre oggetto di studio per valutare l'efficacia del suo
impiego a livello medicinale nella cura dell'artrite reumatoide.
Proprieta'
antidolorifiche
Secondo la nutrizionista di Los Angeles Natalie Kling,
esperta di naturopatia, la
curcuma godrebbe di proprietà antiossidanti,
antinfiammatorie, antisettiche e non solo. La dottoressa
consiglia infatti la curcuma, in particolare sotto forma di integratore, come antidolorifico
naturalecontro i dolori articolari. Raccomanda inoltre di
utilizzare il più possibile questa spezia a crudo
sulle pietanze, che essa è in grado di arricchire con il suo gusto delicato.
venerdì 18 aprile 2014
Integratori alimentari: lo zenzero
12:36
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LO
ZENZERO: UNA SPEZIA DALLE MOLTE VIRTÙ SALUTARI
|
Zenzero è il nome italiano dello Zingiber
officinale, pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle
Zinziberacee e originaria dell'Asia orientale, che ha l'aspetto di una canna
con grossi rizomi orizzontali tuberosi, molto aromatici e dal profumo
canforato, con sentore di Limone e di Citronella. La droga è
rappresentata proprio dal rizoma e, per il suo profumo pungente e il
gradevole sapore piccantino, viene usato in cucina come aromatizzante e
stimolante della digestione, ma anche in liquoreria come correttivo e per
bibite dissetanti, e nella produzione della frutta candita e di confetture e
anche nell'industria della birra, specie nei paesi anglosassoni.
Anticamente lo Zenzero era oggetto di numerosi commerci e lo si poteva trovare solo essiccato, ma oggi la sua coltivazione si è diffusa in molti paesi caldi come Brasile, Messico, Africa, Indonesia, Perù, Tailandia e dovunque vi siano le condizioni adatte, cioè un clima caldo tropicale; il maggior produttore comunque è l'India, che da sola fornisce più del 35% della produzione mondiale e la velocità dei trasporti odierna fa sì che esso si possa trovare fresco anche nei nostri mercati, dove si può reperire al naturale, con la sua cuticola esterna, e allora viene chiamato Zenzero grigio, oppure il rizoma viene decorticato e commercializzato come Zenzero bianco. Lo Zenzero è un energico stimolante per la presenza di un olio essenziale di color giallino, prodotto dalla secrezione di particolari cellule ghiandolari, dalla composizione molto complessa; la sostanza più importante è chiamata gingerolo e proprio questa dà il sapore intenso alla droga. Il nome Zingiber deriva dall'indiano Zingibil, ma la pianta ha tantissimi nomi volgari a seconda del paese ove viene coltivata; secondo alcuni etimologisti l'origine del nome Zingiber deriverebbe dall'Arabo Zind-schabil, che significa radice. Lo Zenzero era già conosciuto da Galeno che ne descrisse la radice, definendola "importata dalla Barbaria"; nel 1500 il Matthioli descrisse questa droga raccomandandola come "commendevole nei cibi e costumarsi di mangiare nei condimenti". Si ritiene che le proprietà medicinali dello Zenzero fossero già note alle antiche culture orientali, dove la droga veniva usata da sola o come componente di rimedi erboristici; inoltre è utilizzata da millenni in India e in Cina anche come spezia alimentare, soprattutto in piatti a base di carne, come condimento o in salse, per la birra e altre bevande fermentate, o per sciroppi e biscotti, e per preparare un Curry particolarmente apprezzato in India. In effetti, lo Zenzero possiede una forte attività antiossidante sui grassi e altri cibi, facilitandone così la conservazione. Oggi lo Zenzero viene utilizzato in cucina anche in Europa, in ricette moderne adatte al nostro gusto, ad esempio per focacce, biscotti, crackers, tè aromatizzati, ma anche per condire gli spaghetti, semplicemente riscaldando leggermente un po' d'olio extravergine di oliva e versandoci lo Zenzero grattugiato e uno spicchietto di aglio tritato: provatelo e sono certa che il profumo e il gusto particolare dello Zenzero vi conquisteranno! Nella medicina araba esso è considerato afrodisiaco e alcuni popoli dell'Africa ritengono che mangiare regolarmente Zenzero preservi dalle punture delle zanzare. Utilizzato per applicazioni esterne lo Zenzero ha una leggera azionerevulsiva, che viene sfruttata per fare cataplasmi contro i reumatismi e nelle odontalgie. Studi recenti hanno confermato diverse proprietà di questa radice, ad esempio contro la dispepsia: esso infatti è capace di agire efficacemente su tutto l'apparato digerente, nei casi di inappetenza o di digestione lenta e laboriosa,flatulenza, meteorismo e gonfiore intestinale per le sue proprietàcarminative. Ma esso si è dimostrato efficace anche contro il mal d'auto, la nausea e il vomito in gravidanza, e come antispasmodico. Si sono avute quindi molte conferme sulle proprietà attribuite allo Zenzero dall'uso popolare tradizionale, in particolare sull'effetto antiemetico. Lo Zenzero può essere utilizzato in qualunque forma per combattere il mal d'auto, di mare, d'aria, e tutte le forme di chinetosi. Si possono utilizzare prodotti confezionati pronti, come le comode capsule vegetali di Zenzero, ingerendone 1-2 compresse mezz'ora prima di mettersi in viaggio; oppure si può utilizzare lo Zenzero essiccato in polvere, disperdendone un piccolo cucchiaino in poca acqua tiepida e bevendo il tutto, sempre mezz'ora prima di mettersi in viaggio. E' possibile inoltre sgranocchiare ogni tanto qualche fettina di Zenzero Candito, prima e durante il viaggio. Si può preparare anche un decotto di radice, facendo bollire dolcemente per 5 minuti, a recipiente coperto, 2-3 fettine di Zenzero in circa 50 ml di acqua e bevendo il liquido residuo, filtrato, mezz'ora prima di partire. Lo Zenzero si è dimostrato efficace anche in caso di reumatismi, gastrite e ulcera, mal di testa, ed è stata anche confermata la sua attività antiossidante. Tutte le proprietà dello Zenzero sono state evidenziate sia con studi fatti in laboratorio, ma anche con test su volontari sani consenzienti, nei quali è emerso che i soggetti cui veniva somministrato lo Zenzero reagivano sempre meglio dei soggetti di controllo cui veniva somministrato un placebo. In particolare l'effetto protettivo contro gastriti e formazione di ulcere nello stomaco è stato dimostrato da numerosi studi, che hanno evidenziato come le proprietà antinfiammatorie di questa pianta agiscano alleviando i sintomi dell'infiammazione della mucosa gastrica, ma possono anche prevenire la formazione di ulcere quando si assumono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) i quali, come è noto, hanno come effetto collaterale proprio la creazione di ulcere nel sistema digestivo. La sua attività antinfiammatoria viene sfruttata anche per preparare colliri che hanno una grande capacità decongestionante, utile in moltissimi casi di infiammazione oculare, ad esempio in caso di allergia, di blefarite, o semplicemente per lavaggi oculari rinfrescanti e igienizzanti. Dott.ssa Marina Multineddu |
Reiki: Il campo energetico
11:43
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Il campo energetico dell’uomo
Il corpo fisico è circondato da un campo energetico
strutturato su sette livelli, che viene comunemente chiamato aura. Il corpo
fisico e l’aura, strettamente collegati, interagiscono tra loro attraverso i
chakra.
Secondo l’antica cultura indiana, tutti gli esseri hanno un
campo energetico che circonda e avvolge il corpo fisico. Nell’uomo e negli
animali i punti di comunicazione di tale campo energetico con il corpo fisico
furono chiamati chakra, termine sanscrito che significa “ruota”. Con la
diffusione delle conoscenze orientali in Occidente e con la riscoperta del
legame indissolubile tra l’uomo e la natura, i chakra e il campo energetico
umano sono stati negli ultimi decenni oggetto di studi accurati anche nella
nostra società, allo scopo di comprendere l’essere umano nella sua interezza,
al di là del riduttivo modello
materialista imposto dalle dottrine illuministiche e dalla medicina ufficiale.
L’energia vitale non è una caratteristica esclusiva della materia, anzi secondo
il pensiero olistico l’energia precede la materia e la crea, quindi sia il
corpo fisico sia tutto ciò che appare ai nostri sensi come qualcosa di
materiale rappresenta l’ultimo stadio, il più denso, di un processo di
generazione che è iniziato in precedenza.
L’universo respira:
anche le più recenti ipotesi dell’astrofisica sembrano riconoscere che
l’universo si contrae e si espande ritmicamente, come avviene durante la
respirazione, mentre la fisica subatomica ha da tempo dimostrato che materia ed
energia sono due aspetti dello stesso fenomeno. A ogni contrazione ed
espansione dell’universo si libera energia, che tende poi a condensarsi in
materia, dando luogo alle stelle, ai pianeti, ai minerali, all’ acqua, alle
piante, agli animali e all’ uomo.
Per prenderci cura del nostro organismo nella sua totalità è
dunque necessario considerare non solo il corpo fisico, ma anche il campo
energetico ad esso collegato, che viene comunemente chiamato aura. Una delle
più grandi sensitive e terapeute dell’epoca contemporanea, Barbara Ann Brennan,
nel suo libro “Mani di luce” definisce il campo energetico umano come “la
manifestazione dell’energia universale intimamente connessa
con la vita
dell’uomo”; e il campo energetico umano, l’aura, ha il compito di attingere e
metabolizzare energia attingendola dal campo energetico universale. Nella
saggezza delle grandi culture millenarie non occidentali – come l’indiana, la
cinese, l’egiziana antica e le civiltà precolombiane – il campo energetico
universale fu indagato fin dai tempi più remoti e definito in modi diversi
(prana in India, qi in Cina, con altre parole altrove), e si comprese che
qualsiasi cambiamento che avviene a livello della materia è preceduto da un
cambiamento osservabile nel campo universale: l’energia viene incessantemente
trasformata in materia, ma anche la materia a sua volta si riconverte in
energia. Così, anche oggi, i sensitivi capaci di visualizzare i campi
energetici e gli studiosi occidentali che si sono dedicati a questo argomento
hanno appurato che l’aura è formata da sette strati o livelli, ciascuno dei
quali corrisponde a uno dei sette chakra maggiori. Questi ultimi sono centri in
forma di vortice, somiglianti a mulinelli di energia, incaricati di gestire il
fluido vitale proveniente dal campo energetico universale e di trasmetterlo ai
vari livelli dell’aura e al corpo fisico. I sette chakra principali si formano
nei punti dell’aura dove le linee di energia si intersecano ventuno volte;
oltre a questi, vi sono ventuno chakra minori, che si formano nei punti
dell’aura dove i flussi di energia si incrociano quattordici volte. Altri chakra, di
dimensioni ancora più piccole, sono collocati nei punti in cui i flussi si
intersecano sette volte , e così via secondo una scala decrescente, fenomeno
che ci induce a considerare i punti dell’agopuntura come chakra di dimensioni
minuscole. Ognuno dei sette chakra maggiori è connesso al corrispondente strato
dell’aura, cioè al corpo sottile che vibra con esso: il “primo chakra” lavora
in sintonia con il corpo eterico, “il secondo chakra” con il corpo emotivo, “il
terzo chakra” con il corpo mentale, e via dicendo. Per ogni strato dell’aura i
sensitivi rilevano la presenza di sette chakra: ciascuno di questi vortici
appare come un cono inserito dentro il precedente e caratterizzato da una
frequenza vibrazionale mano a mano più alta.
I sette livelli dell’aura, o corpi sottili, si compenetrano
gli uni con gli altri e si estendono al di là del corpo fisico; la sostanza che
li costituisce diventa sempre più rarefatta procedendo a partire dal primo
strato per arrivare al settimo, il che indica la presenza di vibrazioni dalle
frequenze sempre più alte. I corpi sottili, oltre che per la frequenza di
vibrazione si differenziano quanto a funzioni, caratteristiche, forma, colori:
la loro struttura rivela un dualismo che si esprime in relazione alla maggiore
o minore fluidità delle vibrazioni energetiche. I corpi sottili di numero
dispari (1°,3°,5°,7°) sembrano più stabili e ben definiti nei loro contorni,
mentre i corpo sottili di numero pari (2à,4°,6°) appaiono come fluidi in
movimento, che non hanno una forma definita ma vengono condizionati, per quanto
riguarda la forma, dai corpi dispari.
fonti: Fabio Nocentini
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