La leggerezza del corpo e della mente

Immagina come ti sentiresti potendo fare tutto quello che fai quotidianamente senza avvertire il peso della responsabilità e delle costrizioni che ci siamo imposti. Il nostro potere è incredibilmente infinito e solo noi conosciamo la formula per utilizzarlo al meglio; te la ricordi vero?

Solo tu puoi decidere la rotta

Assumersi la responsabilità del proprio benessere non è facile ma neanche impossibile; agisci ORA e ti accorgerai che il tuo potere è limitato solo da quello che tu credi.

C'è sempre un faro ad indicarci dove siamo

I viaggiatori del passato hanno percorso l'ignoto per raggiunge nuovi luoghi; tutti noi siamo viaggiatori e abbiamo l'occasione di navigare su rotte conosciute o concederci di tralasciare le acque che crediamo sicure per cercare ciò che percepiamo senza riuscire a vedere. Apri gli occhi,ti accorgerai che il faro è sempre acceso, basta cogliere il suo bagliore.

La pace comincia da me

Fluire con gli eventi, assecondarli senza contrastarli, questo è il segreto dell'equilibrio

Spirito e corpo

Immagina di essere un'aquila e di librarti libero nel cielo con la consapevolezza di poterti avvalere di ogni alito di vento per decidere cosa fare e dove andare. Adesso hai la possibilità di divenire quell'aquila, dipende solo da te. Dove sarà il tuo spirito sarà il tuo corpo.

giovedì 12 giugno 2014

Feng shui: introduzione



“Essere sulla terra significa abitare” – Martin Heidegger –


Le civiltà antiche possedevano la capacità di valutare ed utilizzare le varie forme energetiche attraverso l’opera di abili costruttori che avevano percepito l’influsso energetico della terra e del cielo sull’essere umano. Essi rispettavano i cicli naturali, l’armonia dell’universo e l’ubicazione di ogni costruzione non era casuale bensì era fatta in modo da attingere, restituire e convogliare l’energia del luogo.
Oggi, qui in occidente,  pensiamo al “feng shui” come uno stile di arredo, tralasciando la spiritualità che ha permesso il suo sviluppo. Nascono corsi di specializzazione e master per attingere i segreti più profondi ma il feng shui è uno stile di vita, si applica ad ogni aspetto della nostra esistenza e non serve alcun attestato che dimostri questo se non il nostro esempio e il nostro stato di salute.
Il “feng shui” rappresenta bene il punto d’incontro tra arte e scienza. I massimi interpreti di questa disciplina sentono (to feel) l’ambiente nel quale sono immersi, si connettono con esso raccogliendone messaggi e segnali che successivamente vengono rappresentati in base alle qualità artistiche di ciascuno. A seconda della collocazione geografica il “feng shui” è conosciuto con nomi diversi, così come i loro interpreti. I più noti sono gli “sciamani” (coloro che conoscono), i quali raccolgono le informazioni dall’esterno, osservando i segni attraverso il cielo, le nuvole, le piante, gli animali ecc, e li traducono in presagi. Mentre lo sciamanesimo è aperto alle donne, il feng shui  è praticato da soli uomini (dato che il confucianesimo ne vietava la divulgazione alle donne). Per quanto assurdo possa apparire questa arte è stata bandita ufficialmente dalla Repubblica Popolare Cinese, ma nonostante questo è ancora praticata nelle campagne e ad Hong kong, città nella quale le costruzioni continuano a rifarsi a questa disciplina.
Da sempre, in ogni cultura, in ogni tempo e in ogni luogo, l’uomo ha sentito l’esigenza di relazionarsi con il territorio di insediamento, armonizzando la sua opera costruttiva allo specifico e irripetibile carattere dell’ambiente. Fin dalle origini le opere architettoniche, ispirate alla divina armonia della volta celeste e alla natura stessa, risultano profondamente legate alle peculiarità del paesaggio e intrise di riferimenti simbolici. Il simbolo rappresenta il punto di contatto comune a ogni cultura tra uomo e natura, tra umano e divino, tra il mondo materiale e la psiche. Ambiente fisico e individuo sono legati da una relazione sottile, che non passa attraverso lo stato di coscienza bensì attraverso l’inconscio; essa si esprime mediante il linguaggio dei simboli, “archetipi antichi quanto l’uomo”. Il simbolo costituisce il fulcro dell’essere dell’uomo nel mondo e poiché essere sulla terra significa abitare, la casa, intesa come tramite tra uomo e natura, possiede una profonda valenza simbolica.



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mercoledì 11 giugno 2014

Nutripuntura: le origini


La nutripuntura nasce dalla sintesi delle ricerche fatte da Georges Lakhovsky sull’oscillazione cellulare e la concezione cinese della salute.
Le esperienze fatte la G.Lakhovsky sui ciruciti oscillanti polimetallici capaci di rafforzare il potenziale vitale di alcuni organismi, hanno ispirato, negli anni 80, un’equipe di ricercatori francesi che per diversi anni ha cercato di sostenere la “capacità di autoregolazione del corpo umano”, attraverso dei processi elettrofisica simili a quelli utilizzati da Lakhovsky.
Durante queste ricerche, osservarono che nell’organismo la comunicazione di tipo elettromagnetico è rapida e selettiva, mentre quella chimica è più lenta e invasiva. Si accorsero fra l’altro che la sinergia delle informazioni contenute negli oligoelementi utilizzati durante le ricerche, canalizzava su dei punti specifici del corpo dei messaggi precisi. Dopo anni di studio misero a punto le formulazioni di una gamma di 40 complementi nutrizionali. Sono nati così i nutrimenti endocellulari la cui finalità è di favorire la circolazione delle informazioni che governano la salute.
Questi nutrimenti permettono l’apertura e la chiusura di circuiti specifici dell’organismo, proprio come farebbero gli aghi di un agopuntore. È questa caratteristica che definisce la loro azione “nutripuntura”.
L’effetto di ogni nutrimento endocellulare, interessando unicamente il settore-bersaglio prescelto, premette di dinamizzare i settori più fragili, senza inondare tutto l’organismo. Così grazie ad un’azione selettiva che
favorisce l’autoregolazione cellulare, ogni cellula preleverà nel suo ambiente gli elementi nutritivi di cui ha più bisogno. Questa gamma di 38 complementi, propone dei nutrimenti specifici per l’uomo e per la donna. Cinque sono destinati alla regolazione di meridiani propriamente maschili e cinque sono specifici per i meridiani femminili. La nutripuntura non può sostituirsi a nessuna terapia. Dinamizzando l’ambiente cellulare, può accompagnarne vantaggiosamente l’azione, senza alcuna controindicazione ne effetti secondari.


“L’obiettivo della nutripuntura è quello di sostenere la vita cellulare ”

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Aloe: composizione e proprietà


Zuccheri, vitamina, enzimi, proteine e non solo; visto al microscopio il gel dell’aloe è una vera farmacia naturale.
È importante conoscere la composizione chimica di questa pianta magica per poterne comprendere integralmente le innumerevoli applicazioni sia in campo cosmetico che medicinale. Si tratta infatti di una straordinaria varietà di componenti che rendono l’aloe una vera farmacia naturale. Bisogna però ricordare sempre che se da un lato è vero che è stato scoperto molto nel campo immunologico e che le ricerche sulle proprietà di alcuni componenti (per esempio gli antrachinoni) sono ancora in corso, è altrettanto vero che nella somministrazione fitoterapica della pianta intera molte volte è proprio la sinergia tra i vari componenti a portare straordinari effetti di guarigione. Proviamo innanzitutto a guardare in generale le diverse proprietà della pianta, per poi passare ai principali elementi racchiusi nel suo gel.
Azione purificante
Grazie all’aloina (un principio attivo contenuto esclusivamente nell’aloe), al potassio e agli zuccheri presenti nella pianta vengono incrementati gli effetti lassativi e di drenaggio dell’organismo.

Azione nutrivita
L’ampia gamma di sostanze contenute, che vanno dai minerali alle vitamine, dagli aminoacidi agli zuccheri (in particolare l’acemannano), rendono la pianta dell’aloe un vero e proprio integratore alimentare naturale.
Proprietà cicatrizzante
L’acemannano, con le sue proprietà di stimolazione cellulare, permette una rapida riproduzione dei tessuti provocando un aumento di produzione del collagene e del tessuto connettivo.

Proprietà antivirale
I principi attivi, in particolare quelli propri dell’acemannano, provocano nell’organismo l’aumento dell’attività depurativa nel plasma e la stimolazione complessiva delle difese immunitarie.
Proprietà antinvecchiamento
La presenza di vitamine (in particolare vitamina C ed E) e di oligoelementi antiossidanti (manganese e selenio), nonché di altre sostanze come prolina e saponine, sono in grado di permettere all’organismo di contrastare in maniera più efficace i radicali liberi e gli effetti dell’invecchiamento sull’epidermide.

Proprietà antinfiammatoria
Gli steroidi vegetali presenti nella pianta permettono l’utilizzazione locale del gel d’aloe con funzione lenitiva, calmante e anti-arrossamento senza la comparsa di effetti collaterali sgradevoli.
Proprietà antibatterica
Glie estratti dell’aloe permettono alla cellula di difendersi meglio dagli attacchi dei batteri, grazie all’azione antisettica dell’acido cinnamico e crisofanico.

Proprietà antibiotica
L’aloemodina, unita all’enzima bradichinasi proteggono il citoplasma della cellula fornendo un’azione germicida contro tutti gli attacchi patogeni dell’esterno.
Proprietà antidolorifica
Come per l’aspirina, la presenza fra l’altro dell’acido acetilsalicilico conferisce all’aloe un’azione anestetica e analgesica.

Proprietà antitumorale
La combinazione di potassio, acemannano, vitamina B9 (acido folico), zinco e vitamina B12 (cobalamina) – tutte sostanze presenti nell’aloe arborescens in concentrazione massima – ha una forte azione antitumorale.

Proprietà radioprotettiva
La capacità delle sostanze contenute nell’aloe di rigenerare le cellule e di ripristinare il metabolismo sono un valido aiuto nel corso dei trattamenti radioterapici, grazie anche all’azione analgesica.

Queste dunque sono a grandi linee le proprietà terapeutiche della pianta. Analizziamo ora più da vicino i singoli componenti.

Antrachinoni
Nella parte più esterna delle foglie e nel tronco, l’aloe contiene una serie di antrachinoni, composti che hanno azione lassativa, analgesica, antimicrobica e favoriscono l’assorbimento delle sostanze nel tratto intestinale. Si tratta di una grande famiglia molto diffusa in natura, le cui proprietà sono al centro degli studi di questi ultimi anni; i meccanismi con cui agiscono sull’organismo – da soli, in associazione fra loro e con altre sostanze – non sono ancora del tutto chiariti. Bisogna comunque ricordare che le loro proprietà (come per molte piante) possono essere sia tossiche che farmacologiche e curative. Sotto la scorza dell’aloe ha un ruolo determinante la presenza di aloina A, una glicoproteina con caratteristiche di antinfiammatorio e inibitore della crescita delle cellule tumorali. Si tratta di un principio attivo contenuto esclusivamente nell’aloe e all’origine di altri composti della stessa classe. Sono presenti anche barbaloina, isobarbaloina (analgesico), antranolo e antracene, acido aloetico, emodine d’aloe, acido cinnamico (antisettico e detergente, molto usato per esempio nei cosmetici), estere d’acido cinnamico, acido crisofanico (fungicida), aloe ulcina.

Aminoacidi essenziali
Le analisi eseguite sulla pianta hanno rilevato la presenza di almeno 20 aminoacidi su 22. Gli aminoacidi costituiscono un vero e proprio alfabeto delle proteine, di cui rappresentano i costituenti elementari, e giocano un ruolo fondamentale nel metabolismo umano attraverso una serie di reazioni che avvengono prevalentemente nel fegato. Alcuni aminoacidi possono essere sintetizzati dal nostro organismo a partire da altri prodotti come grassi, carboidrati, proteine endogene; altri invece – gli aminoacidi essenziali – non possono essere sintetizzati dall’organismo e quindi devono essere introdotti con la dieta. Degli otto aminoacidi essenziali per un adulto, ben sette sono presenti nell’aloe: fenilanina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, treonina e valina.
Analisi di laboratorio praticate su due tipologie di aloe (vera e arborescens) hanno mostrato notevoli differenze quantitative a favore dell’aloe arborescens nella presenza di aminoacidi, che risulta quindi variabile secondo il tipo di pianta. Fra gli aminoacidi secondari, ma non per questo motivo meno importanti ricordiamo: acido aspartico, acido glutammico, alanina, arginina, tirosina, glicina, cisteina, glutammina, istidina, idrossiprolina, serina, prolina.
Un solo esempio può bastare a comprendere l’importanza di questi aminoacidi. Glicina e prolina vengono sintetizzate nelle cellule dell’epidermide, nello strato superficiale sotto lo strato corneo. La ridotta sintesi di queste sostanze comporta una minor produzione delle fibre di collagene che servono a tenere insieme le cellule dell’epidermide con una con l’altra. In questi casi un semplicissimo stimolo meccanico sulla pelle ferisce il tessuto e il siero sottostante passa negli strati superificiali formando una squama… Nella psoriasi la somministrazione di questi aminoacidi porta a un sensibile miglioramento della malattia.

Vitamine
Anche le vitamine sono ben rappresentate fra i componenti dell’aloe, innanzitutto le vitamine A,C ed E che agiscono come antiossidanti (proteggono cioè dall’azione distruttiva dei radicali liberi). Fra le vitamine del gruppo B troviamo nell’aloe: B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina), B6 (piridossina) e B9 (acido folico), tutte con importanti funzioni di regolarizzazione del metabolismo e di rigenerazione dei globuli rossi. L’ado folico in particolare incide direttamente sulla formazione dei globuli rossi ed è correlato ai processi di sintesi del DNA e alla costruzione del tessuto nervoso (viene spesso  somministrato durante la gravidanza per aiutare la crescita del nascituro). La vitamina B12 (cobalamina) è stata rilevata con certezza nella pianta soltanto nel 1989: è un importante fattore antianemico, cicatrizzante e aiuta a mantenere integro il sistema nervoso, ma recenti studi ne hanno evidenziato le proprietà anticancerogene e depurative (in associazione con la vitamina B3 e la B9).

Fosfolipidi
La colina non è una vitamina del complesso B, ma ha analoghe funzioni di regolazione del metabolismo. È un componente della fosfatidilcolina,  essenziale per un buon funzionamento delle membrane cellulari: questo vuol dire elasticità dei vasi sanguigni, migliori reazioni metaboliche, miglior salute. Le pareti cellulari sono permeabili e nell’interno della cellula c’è una grande quantità di potassio, mentre nel liquido che circonda la cellula si trova una maggiore quantità di sodio. Tra cellula e ambiente esterno c’è un continuo scambio di sostanze: la cellula assorbe sostanze nutritive e a sua volta riversa all’esterno sostanze che non servono più. Una cellula vitale e giovane deve avere una buona membrana. Anche i globuli rossi hanno una membrana e il contenuto di fosfolipidi garantisce la maggior elasticità del globulo e quindi la sua capacità di trasportare l’ossigeno nei più stretti capillari sanguigni. Inoltre per non formare calcoli nella colecisti si deve avere un equilibrio tra fosfatidilcolina, lecitina, Sali biliari e colesterolo. Altrimenti i componenti precipitano a formare calcoli biliari. La colina è un ingrediente essenziale dell’acetilcolina, sostanza indispensabile per il trasporto molecolare, degli impulsi fra le cellule nervose con funzioni di vasoregolarote. Inoltre è utile nella riduzione di colesterolo e trigliceridi, l’eccesso dei quali è spesso provocato nella popolazione occidentale da una dieta eccessivamente ricca di carne e grassi.

Minerali
L’aloe contiene più di venti Sali minerali essenziali per l’organismo umano. Ecco i più improtanti:
-          Calcio: è il più abbondante fra i minerali presenti nell’organismo; determinante per la formazione ossea e per le funzioni muscolari e cardiache (è essenziale per la contrazione delle fibre muscolari e per la coagulazione del sangue).
-          Cromo: è presente in piccole tracce; rileva la presenza degli zuccheri presenti nel sangue favorendo così la produzione di insulina (controllo della glicemia) e favorisce l’attività degli enzimi degli acidi grassi.
-          Fosforo: aiuta la crescita ossea associato al calcio.
-          Ferro: è il componente essenziale dell’emoglobina, la proteina del sangue che ha come compito di trasportare ossigeno ai tessuti.
-          Manganese: minerale necessario per un corretto sviluppo delle ossa (la sua carenza provoca infatti fragilità ossea), essenziale per il normale funzionamento del cervello (elevato potere antiossidante) e nella sintesi della tiroxina.
-          Magnesio: fondamentale per tutti i processi biochimici, in particolare per la sintesi delle proteine e degli acidi nucleici; protegge le cellule dai radicali, quindi ha funzioni anti-invecchiamento.
-          Potassio: è indispensabile per la crescita, per la funzionalità muscolare e il mantenimento del corretto PH nei liquidi del corpo. In collaborazione con il sodio consente l’eliminazione dei prodotti di scarto da parte delle cellule. Ha anche una funzione di stimolazione degli enzimi necessari al metabolismo degli zuccheri. Alcuni diuretici provocano un ‘eccessiva perdita di potassio, così come accade agli sportivi per colpa della abbondante sudorazione; la perdita di potassio può essere facilmente reintegrata con una dieta ricca di frutta e verdura crude.
-          Sodio: interviene nei processi enzimatici, mantiene in buona attività le funzioni del sistema nervoso e le funzioni cardiache, regola l’equilibrio idrico.
-          Zinco: stimola l’attività delle proteine nella cicatrizzazione; è coinvolto in oltre 150 funzioni degli enzimi (è un attivatore di enzimi) ed è molto importante per l’attività delle membrane cellulari.

Mono e polisaccaridi
Conosciuti con il nome di zuccheri sono contenuti nella polpa della pianta. I più rilevanti monosaccaridi (zuccheri semplici) sono mannosio e glucosio: forniscono energia all’organismo. Ben rappresentati sono anche i polisaccaridi (zuccheri complessi), di cui il gel di aloe è ricco: cellulosa (importante per l’apporto di fibre), aldonentosio, acido uronico, e soprattutto un mucopolisaccaride chiamato acemannano o carrisina. Le più recenti scoperte hanno messo in relazione l’acemannano – che ha proprietà germicide e battericide – con la stimolazione del sistema immunitario e del sistema gastrointestinale. Proprio questo immunostimolatore presente nell’aloe ha secondo molti studiosi un’influenza benefica su malattie come diabete, colesterolo, arteriosclerosi. È stato sperimentato come inibitore del (pseudo) virus dell’ HIV (aggiungo malattia inventata di sana pianta).

Enzimi
Agli enzimi è affidato il compito di ridurre gli elementi basici e favorire le reazioni biochimiche dell’organizmo. Fra gli enzimi presenti nella polpa dell’aloe ricordiamo: lipasi (favorisce la digestione dei grassi), proteasi (ha la funzione di scomporre le proteine), cellulasi ( aiuta a digerire la cellulosa, facilitando lo sfruttamento delle fibre), catalasi (impedisce l’assorbimento del perossido di idrogeno – acqua ossigenata – che sarebbe tossica – nei tessuti, scomponendolo in ossigeno e acqua), e ancora fosfatasi e amilasi presenti in modeste quantità.

Acido salicilico
Componente fondamentale della nota aspirina, ha molteplici funzioni che vanno dall’azione antinfiammatoria a una funzione protettiva del cuore. La corteccia del salice, l’albero che da il nome a questo acido, è molto famosa perché agisce su tessuti infiammati e impedisce l’aggregazione piastrinica nel sangue. Spesso tuttavia l’assunzione del solo principio attivo farmacologico causa irritazione gastrica, oppure provoca una reazione allergica. Se si usa il prodotto naturale associato ad altri componenti vegetali, l’azione guaritrice è infinitamente più dolce.
Lignina e saponine
Fra componenti chimici dell’aloe ricordiamo infine alcune altre sostanze: la lignina, sostanza di colore giallastro, a cui è affidato l’indurimento del tessuto vegetale, come la cellulosa, anche essa concentrata sulla parte esterna delle foglie e importante per il suo apporto di fibre e le saponine, componenti presenti in molte altre specie vegetali, irritanti per il tubo digerente, ma con spiccate proprietà emolitiche, purificanti e antisettiche; il nome è dovuto alla gran quantità di schiuma che producono una volta mescolate all’acqua. Sono esempi di saponine la glicirrizina della liquirizia e l’escina dell’ippocastano.

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Le informazioni qui riportate sono a scopo informativo e non intendono assolutamente avvallare le terapie mediche, in alcun modo.