La leggerezza del corpo e della mente

Immagina come ti sentiresti potendo fare tutto quello che fai quotidianamente senza avvertire il peso della responsabilità e delle costrizioni che ci siamo imposti. Il nostro potere è incredibilmente infinito e solo noi conosciamo la formula per utilizzarlo al meglio; te la ricordi vero?

Solo tu puoi decidere la rotta

Assumersi la responsabilità del proprio benessere non è facile ma neanche impossibile; agisci ORA e ti accorgerai che il tuo potere è limitato solo da quello che tu credi.

C'è sempre un faro ad indicarci dove siamo

I viaggiatori del passato hanno percorso l'ignoto per raggiunge nuovi luoghi; tutti noi siamo viaggiatori e abbiamo l'occasione di navigare su rotte conosciute o concederci di tralasciare le acque che crediamo sicure per cercare ciò che percepiamo senza riuscire a vedere. Apri gli occhi,ti accorgerai che il faro è sempre acceso, basta cogliere il suo bagliore.

La pace comincia da me

Fluire con gli eventi, assecondarli senza contrastarli, questo è il segreto dell'equilibrio

Spirito e corpo

Immagina di essere un'aquila e di librarti libero nel cielo con la consapevolezza di poterti avvalere di ogni alito di vento per decidere cosa fare e dove andare. Adesso hai la possibilità di divenire quell'aquila, dipende solo da te. Dove sarà il tuo spirito sarà il tuo corpo.

giovedì 19 settembre 2013

Aromaterapia : le origini


Mettiti comodo, spalanca le narici e immagina di essere avvolto da profumi e incensi che ti permettono di viaggiare nel tempo e nello spazio, dalla Cina alla Grecia passando per l’Egitto e Roma. Bravo, ora sei sicuramente pronto per questo meraviglioso viaggio.




Gli aromi fanno la loro comparsa nel 5000 A.e.v. (a.c.); in un documento risalente al 4.500 A.e.v. (a.c.) l’imperatore cinese ,Kiwan Ti, descriveva piante aromatiche da lui stesso studiate allegando tutte le azioni terapeutiche.
Qualche millennio dopo, in un altro trattato, si legge di erbe, fiori, alberi e spezie e,soprattutto , si nota che già erano applicati i concetti di yin e yang, gli stessi che ancora oggi sono utilizzati in tanti aspetti della vita quotidiana cinese. Per ogni fiore o pianta c’era una simbologia collegata: l’artemisia rappresentava la fedeltà, l’orchidea la purezza, la cassia e il sandalo erano considerati i legni degli antenati. Naturalmente gli aromi erano noti anche per le loro virtù terapeutiche. In india l’uso degli aromi trova conferma negli antichi testi sanscriti, in mesopotamia si fa cenno dell’aromaterapia già dal 3000 a.e.v, e del 2.300 a.e.v. è datata una tavoletta cuneiforme (facente parte di una raccolta di 600 tavolette di medicina) che illustra ben 250 specie vegetali. Gli oli balsamici venivano preparati vicino ai templi e usati per scopi religiosi e terapeutici. Anche in Egitto le proprietà dei balsami erano note. I sacerdoti sovraintendevano la preparazione di questi e ne conoscevano tutte le virtù. I medici – maghi utilizzavano le “piante della vita” per curare il corpo e la mente e, insieme agli oli, anche nei processi di mummificazione (come testimoniano trucioli di legni odorosi trovati nelle viscere delle mummie e le bende ricoperte di resine). Era consueto ungere il volto del cadavere con sette (numero rituale) oli diversi e il corpo purificato con vino di palma mescolato ad incenso. Pensate che nel 1922 , quando fu scoperta la tomba di Tutankhamon, trovarono all’interno del sepolcro urne di alabastro contenenti essenze che profumavano ancora l’intero ambiente. Anche Cleopatra amava i profumi, che utilizzava quotidianamente per cospargersi il corpo.

Per quanto concerne l’impero romano di sicuro Cesare e Marco Antonio furono influenzati dalle conoscenze egizie riguardo le fragranze aromatiche tanto che divennero una mania per i romani ( erano soliti cospargere pure i sedili dei circhi prima degli spettacoli). Nelle case Patrizie per tutto il giorno ardeva un braciere che emanava aromi di ogni tipo, mentre nelle stanze vi erano cosparsi petali di fiori . In Grecia le essenze erano utilizzate soprattutto per la pulizia della persona. Non affatto secondario era l’uso terapeutico degli aromi, come riporta il “trattato degli odori” di Teofrasto (III sec. A.e.v.) , un manuale in cui vengono descritti gli aromi delle piante medicinali insieme alle loro proprietà e a quelle di resine e fiori.
Interessante vero? Continua a seguirmi e ne saprai sempre di più.


La pace comincia con me - Efn

lunedì 16 settembre 2013

L'idroterapia di Ippocrate

L’idroterapia e la sua origine

Con il termine “idroterapia”  si intende l’impiego esterno dell’acqua a scopo terapeutico. Questa pratica esiste da millenni e via via  nel  tempo  è andata sviluppandosi.  Si possono trovare indicazioni riguardo l’uso dell’acqua  nella cultura Ellenica, in Egitto (presso i Babilonesi e gli Assiri), nei testi Veda indiani; infatti per tutte queste culture era nota la miracolosa capacità dell’acqua  di purificare il corpo da eventuali fastidi e disarmonie (malattie).
Ippocrate (460-377 a.e.v)  conosciuto come il padre della medicina,  ha sempre considerato l’idroterapia un metodo terapeutico fondamentale attribuendo così un primo aspetto scientifico a questa metodica. Egli sosteneva che bagni freddi seguiti dall’esercizio fisico riscaldano più dei bagni caldi dato che in seguito a questi ultimi il corpo si raffredda. Acqua calda e acqua fredda seguono due percorsi diversi e la terapia elettiva è l’alternanza tra il caldo e il freddo. Ippocrate prese in seria considerazione la pelle come organo di scambio e di disintossicazione di tutto l’organismo, sostenendo l’importanza dell’uso corretto di ogni applicazione e della prescrizione adeguata a ogni tipo di persona e situazione.
Ippocrate elaborò la “terapia umorale” in base alla quale distingueva la CRASI, ovvero la salute dell’organismo (quando questa è in equilibrio vi è armonia tra i quattro umori che la costituiscono. Tali umori sono il sangue (caldo-umido,prodotto dal cuore), la flemma (fredda-umida prodotta dal cervello), la bile gialla (calda-secca, prodotta dal fegato), la bile nera (fredda-secca, prodotta dalla milza).
Nel momento in cui c’è la prevalenza di uno di questi umori su di un altro si ha la DISCRASIA, ovvero la disarmonia dell’equilibrio e l’insorgenza della malattia.
Non è il caldo né il freddo, né l’umido né l’asciutto, ma ciò che vi è di esagerato in una di queste qualità che provoca la turgescenza e il tumulto della massa. L’alterato equilibrio provocato dalla turgescenza di uno degli umori , ha la tendenza a ristabilirsi per le forze stesse della natura la quale provvede alla cozione dell’umore prevalente. In seguito a questa cottura l’umore si modifica e si rende atto a essere espulso. Si espellono umori corrotti o esorbitanti con le urine, il sudore, il pus, l’espettorato, le feci diarroiche.  – Ippocrate .

La sua idroterapia prevedeva l’utilizzo di acqua fredda, calda, acqua di mare, vapori e compresse con lo scopo di riportare in equilibrio i quattro umori dell’organismo ristabilendo il benessere e lo stato di salute. Se l’alterazione profonda di uno di questi umori, o la preminenza di uno di essi, produceva la malattia in forma più o meno grave, il predominio di uno dei quattro conferiva una particolare caratteristica all’individuo.  Ippocrate , quindi, istituì il primo principio della costituzione e dei temperamenti nel loro aspetto somatico e psichico distinguendo il sanguigno, il flemmatico, il biliare e l’atrabiliare.