Gli aromi fanno la loro comparsa nel 5000 A.e.v. (a.c.); in un documento risalente al 4.500 A.e.v. (a.c.) l’imperatore cinese ,Kiwan Ti, descriveva piante aromatiche da lui stesso studiate allegando tutte le azioni terapeutiche.
Qualche millennio dopo, in un altro trattato, si legge di erbe,
fiori, alberi e spezie e,soprattutto , si nota che già erano applicati i
concetti di yin e yang, gli stessi che ancora oggi sono utilizzati in tanti
aspetti della vita quotidiana cinese. Per ogni fiore o pianta c’era una
simbologia collegata: l’artemisia rappresentava la fedeltà, l’orchidea la
purezza, la cassia e il sandalo erano considerati i legni degli antenati.
Naturalmente gli aromi erano noti anche per le loro virtù terapeutiche. In
india l’uso degli aromi trova conferma negli antichi testi sanscriti, in
mesopotamia si fa cenno dell’aromaterapia già dal 3000 a.e.v, e del 2.300 a.e.v.
è datata una tavoletta cuneiforme (facente parte di una raccolta di 600
tavolette di medicina) che illustra ben 250 specie vegetali. Gli oli balsamici
venivano preparati vicino ai templi e usati per scopi religiosi e terapeutici.
Anche in Egitto le proprietà dei balsami erano note. I sacerdoti
sovraintendevano la preparazione di questi e ne conoscevano tutte le virtù. I
medici – maghi utilizzavano le “piante della vita” per curare il corpo e la
mente e, insieme agli oli, anche nei processi di mummificazione (come
testimoniano trucioli di legni odorosi trovati nelle viscere delle mummie e le
bende ricoperte di resine). Era consueto ungere il volto del cadavere con sette
(numero rituale) oli diversi e il corpo purificato con vino di palma mescolato
ad incenso. Pensate che nel 1922 , quando fu scoperta la tomba di Tutankhamon,
trovarono all’interno del sepolcro urne di alabastro contenenti essenze che
profumavano ancora l’intero ambiente. Anche Cleopatra amava i profumi, che
utilizzava quotidianamente per cospargersi il corpo.Per quanto concerne l’impero romano di sicuro Cesare e Marco Antonio furono influenzati dalle conoscenze egizie riguardo le fragranze aromatiche tanto che divennero una mania per i romani ( erano soliti cospargere pure i sedili dei circhi prima degli spettacoli). Nelle case Patrizie per tutto il giorno ardeva un braciere che emanava aromi di ogni tipo, mentre nelle stanze vi erano cosparsi petali di fiori . In Grecia le essenze erano utilizzate soprattutto per la pulizia della persona. Non affatto secondario era l’uso terapeutico degli aromi, come riporta il “trattato degli odori” di Teofrasto (III sec. A.e.v.) , un manuale in cui vengono descritti gli aromi delle piante medicinali insieme alle loro proprietà e a quelle di resine e fiori.













