L'amaranto
L'amaranto possiede grandi quantità di aminoacidi che lo rendono un alimento ricco di proteine con un valore nutrizionale più elevato rispetto ad altri cereali. L'amaranto è povero in sodio e non contiene grassi saturi. Si tratta di un cereale "amico" per chi vuole evitare o limitare l'ingrassamento. Molto di più che il frumento, anche di quello integrale, riduce i possibili picchi di insulina che derivano dalla sua assunzione, avendo un Indice Glicemico più basso grazie alla maggiore presenza proteica e al contenuto più elevato di fibra . Essendo a base di fibre insolubili (cellulosa, emicellulose, lignina) che aumentano la massa fecale accelerandone il transito intestinale, l'amaranto aiuta a combattere la stitichezza.
Come cuocere l'amaranto
Prima di tutto lavarlo in abbondante acqua
corrente, poi l'amaranto va bollito in un quantitativo di acqua pari a 3 volte
quello dei chicchi per 30/40 minuti, mentre ne bastano 20 in pentola a
pressione. Non mescolare e lasciare riposare 10 minuti dopo la cottura a
pentola coperta per permettere ai chicchi di gonfiarsi. I grani possono
essere tostati in una padella antiaderente con un filo di olio, come per i pop
corn, oppure soffiati.
I chicchi di amaranto, quando vengono
bolliti tendono ad aggregarsi sottoforma di una massa gelatinosa che può
risultare sgradita. Per evitare questo inconveniente il consiglio è di
cucinarlo insieme ad altri cereali come orzo o riso nella misura del 15-20%
migliorandone il sapore e il valore nutritivo.
Gnocchetti
profumati all’amaranto
·
300 g di amaranto cotto come nella
ricetta base
·
2-6 cucchiai di farina (farro, grano,
kamut, avena, orzo)
·
½ bicchiere di latte
·
1 uovo
·
4 patate bollite
·
noce moscata* un pizzico
·
prezzemolo
·
aglio tritati
·
sale, pepe bianco*
Mescolate l’amaranto cotto alla farina a
un po’ di latte di soia, all’uovo battuto e alle patate bollite e schiacciate.
Salate, aggiungete le spezie e gli aromi. Formate con le mani dei piccoli
gnocchi rotondi (più piccoli se destinati ai bambini) e fateli cuocere in acqua
bollente salata. Nel caso si sfaldassero, aggiungete poca farina per legare il
composto. Servite con un pesto alla genovese o con una salsa delicata ai
peperoni.
0 commenti:
Posta un commento