Cure complementari
Sono in molti ad andare dal dottore per disturbi vaghi, in
cerca solo di sostegno emotivo e rassicurazione. Questi pazienti lasciano
sempre lo studio medico delusi. Altri sperano di trovar sollievo dai loro
disturbi cronici,come mal di schiena o artrosi, contro i quali la medicina
ufficiale ha ben pochi rimedi.
La maggior parte dei medici è specializzata nel trattamento
di sintomi o malattie specifiche; per questo si trova a disagio quando non
esiste una pillola o una procedura codificata per risolvere un problema. Il
medico naturale, che ha una visione più globale della salute, dedica invece un
tempo più
lungo all’ascolto del paziente; inoltre, ha quasi sempre a portata di
mano un’intera “batteria”di tecniche più o meno terapeutiche con le quali
aiutarlo.
Scegliere un trattamento alternativo non implica di per sé
il rifiuto delle cure convenzionali, alle quali occorre sottoporsi sempre nei
casi urgenti: fratture, dolori al petto, febbre alta. D’altra parte, molte
delle pratiche olistiche potrebbero essere utilmente essere inglobate nelle
cure convenzionali. Nulla vieta che chi soffre di emicrania si faccia visitare
da un neurologo per capire l’origine del suo problema, anche se nel contempo
utilizza la meditazione o il biofeedback per trovare un sollievo immediato.
Fonte: curarsi secondo natura
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