lunedì 19 maggio 2014

Idroterapia: il bagno di vapore


Bagno di vapore


Il bagno di vapore rappresenta una pratica conosciuta già nell’antichità, precisamente in Grecia a partire dal V° secolo A.C. . Già da allora si apprezzavano le potenzialità terapeutiche nonché, successivamente per alcune culture, un’occasione di riposo e incontro. Lo scopo del calore, generato dall’immissione di vapore, penetra nell’organismo favorendo l’espulsione di tossine e impurità che verranno successivamente asportate per mezzo di frizioni fredde.
Oggi si può allestire molto semplicemente un bagno di vapore in casa, in commercio si trovano anche modelli a prezzi modici. Bisogna tener presente che saune, bagni di vapore ecc. non servono per dimagrire (qui si entra nel ramo della nutraceutica), bensì per un discorso di purificazione interna, e inoltre è necessario rispettare le modalità d’esecuzione specificate nelle istruzioni.
Consiglio vivamente di approfondire l’argomento e di chiedere al proprio medico consigli riguardo all’impiego o meno , in base al proprio stato di salute. Questo articolo, infatti , è esclusivamente a carattere informativo – divulgativo e non esaustivo.
Linee di massima per l’esecuzione

Letture consigliate:
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    Idroterapia applicata

Il bagno di vapore (o lavaggio del sangue a vapore) è stato ideato dal cileno Manuel Lezaeta Acheran; esso è basato sull’alternanza tra stimoli caldi e freddi in corrente di vapore. La persona entra nella cabina, a digiuno e svestita, già riempita di vapore lasciando fuori solo la testa, al fine di respirare aria pulita. Dopo 4-5 minuti di permanenza, con il corpo caldo si invita la persona ad uscire e la si avvolge in un telo bagnato con acqua fredda per una trentina di secondi (va bene anche una frizione fredda).  Successivamente si rientra per successivi tre minuti e si ripetono le uscite con annesse frizioni. Il tutto per un massimo di 10 volte, tenendo ben presente che si deve terminare sempre con la parte fredda. Terminata questa fase si invita la persona ad asciugarsi (meglio se con un accappatoio) e successivamente la si avvolge , dopo averla fatta sdraiare sul lettino, in un lenzuolo o in una coperta di lana (per chi conosce la tecnica può utilizzare la chiusura a mummia) al fine di amplificare l’azione del calore generato per un tempo massimo di quarantacinque minuti. Se la persona dovesse sentire freddo durante questa fase è possibile utilizzare , come ausilio, delle borse di acqua calda lungo il corpo e sui piedi.
Il bagno di vapore rappresenta la tecnica idroterapica più potente agendo soprattutto a livello circolatorio (grazie all’alternanza di caldo e freddo). Questa migliora, ovviamente , anche la circolazione linfatica permettendo l’eliminazione di sostanze nocive. Anche il sistema immunitario trae giovamento. Il riequilibrio della temperatura corporea ha un’azione decongestionante su tutto l’apparato metabolico riuscendo a riarmonizzare febbri gastrointestinali. È tonificante e riesce a rendere il corpo più resistente nei confronti delle temperature esterne, inoltra genera una sensazione di rilassamento e benessere. NB: in caso di varici alle gambe è necessario fasciarle con un telo bagnato in acqua fredda e rinfrescarlo spesso. Consiglio comunque e sempre di chiedere al proprio medico indicazioni più dettagliate.
Da evitare assolutamente qualora ci fossero cardiopatie, gravi patologie cerebrali, febbre, emorragie, ciclo mestruale (per le donne), soggetti fortemente debilitati, soggetti con protesi cardiache, forte ipertensione.
Queste tecniche hanno lo scopo di donarci benessere, per tanto invito sempre a consultare il proprio medico qualora sorgesse in voi anche un minimo dubbio a riguardo.

Se rispettiamo i cicli di vita della natura, cominciamo a prenderci cura del nostro corpo e del nostro spirito saremo testimoni di miracoli accaduti nella nostra vita.



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