Bagno di vapore
Il bagno di vapore rappresenta una pratica conosciuta già
nell’antichità, precisamente in Grecia a partire dal V° secolo A.C. . Già da
allora si apprezzavano le potenzialità terapeutiche nonché, successivamente per
alcune culture, un’occasione di riposo e incontro. Lo scopo del calore,
generato dall’immissione di vapore, penetra nell’organismo favorendo l’espulsione
di tossine e impurità che verranno successivamente asportate per mezzo di
frizioni fredde.
Oggi si può allestire molto semplicemente un bagno di vapore
in casa, in commercio si trovano anche modelli a prezzi modici. Bisogna tener
presente che saune, bagni di vapore ecc. non servono per dimagrire (qui si
entra nel ramo della nutraceutica), bensì per un discorso di purificazione
interna, e inoltre è necessario rispettare le modalità d’esecuzione specificate
nelle istruzioni.
Linee di massima per l’esecuzione
Letture consigliate:
Più giovani e in forma Kneipp
Idroterapia applicata
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Idroterapia applicata
Il bagno di vapore (o lavaggio del sangue a vapore) è stato
ideato dal cileno Manuel Lezaeta Acheran; esso è basato sull’alternanza tra
stimoli caldi e freddi in corrente di vapore. La persona entra nella cabina, a
digiuno e svestita, già riempita di vapore lasciando fuori solo la testa, al
fine di respirare aria pulita. Dopo 4-5 minuti di permanenza, con il corpo
caldo si invita la persona ad uscire e la si avvolge in un telo bagnato con
acqua fredda per una trentina di secondi (va bene anche una frizione fredda). Successivamente si rientra per successivi tre
minuti e si ripetono le uscite con annesse frizioni. Il tutto per un massimo di
10 volte, tenendo ben presente che si deve terminare sempre con la parte
fredda. Terminata questa fase si invita la persona ad asciugarsi (meglio se con
un accappatoio) e successivamente la si avvolge , dopo averla fatta sdraiare
sul lettino, in un lenzuolo o in una coperta di lana (per chi conosce la
tecnica può utilizzare la chiusura a mummia) al fine di amplificare l’azione
del calore generato per un tempo massimo di quarantacinque minuti. Se la
persona dovesse sentire freddo durante questa fase è possibile utilizzare ,
come ausilio, delle borse di acqua calda lungo il corpo e sui piedi.
Il bagno di vapore rappresenta la tecnica idroterapica più
potente agendo soprattutto a livello circolatorio (grazie all’alternanza di
caldo e freddo). Questa migliora, ovviamente , anche la circolazione linfatica
permettendo l’eliminazione di sostanze nocive. Anche il sistema immunitario
trae giovamento. Il riequilibrio della temperatura corporea ha un’azione
decongestionante su tutto l’apparato metabolico riuscendo a riarmonizzare
febbri gastrointestinali. È tonificante e riesce a rendere il corpo più
resistente nei confronti delle temperature esterne, inoltra genera una
sensazione di rilassamento e benessere. NB: in caso di varici alle gambe è
necessario fasciarle con un telo bagnato in acqua fredda e rinfrescarlo spesso.
Consiglio comunque e sempre di chiedere al proprio medico indicazioni più
dettagliate.
Da evitare assolutamente qualora ci fossero cardiopatie,
gravi patologie cerebrali, febbre, emorragie, ciclo mestruale (per le donne),
soggetti fortemente debilitati, soggetti con protesi cardiache, forte
ipertensione.
Queste tecniche hanno lo scopo di donarci benessere, per
tanto invito sempre a consultare il proprio medico qualora sorgesse in voi
anche un minimo dubbio a riguardo.
Se rispettiamo i cicli di vita della natura, cominciamo a
prenderci cura del nostro corpo e del nostro spirito saremo testimoni di
miracoli accaduti nella nostra vita.
La pace comincia con me - Efn
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